QUA potete ascoltare e scaricare la tredicesima puntata della terza stagione di "Questa è
l'acqua" andata in onda il 21 gennaio
sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.
Si è parlato del "blue monday", il peggiore e più triste giorno dell'anno e di peggiori periodi dell'anno in generale (mesi, settimane e giorni), di tristezza vera che è spesso la previsione della tristezza imminente, di approcci via social network, e del ruolo (nel successo o meno dell'approccio) della scrittura e dell'ab-uso di emoticon, di vecchi militari giapponesi che hanno continuato a combattare la propria guerra fino a trent'anni dopo che quella ufficiale era finita, di uomini che sopravvivono a un naufragio restando per tre giorni incastrati in una bolla d'aria nel buio e silenzio più assoluto e nutrendosi solo di Coca Cola, di statistiche annuali sull'uso e consumo di pornografia nel mondo, e su cosa si deduca in merito alle passioni degli esseri umani.
Si è ascoltato:
"Mbeguel (Love)" - Raashan Ahmad
"While my guitar gently weeps" - Jimmy Ponder
"What You Won't Do For Love" - Bobby Caldwell
"Sexual eruption" - Snoop Dogg
"Corcovado (Quiet Nights of Quiet Stars)" - Stan Getz & Joao Gilberto
"Haven't you heard" - Patrice Rushen
Enjoy!
martedì 28 gennaio 2014
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martedì 21 gennaio 2014
Podcast
QUA potete ascoltare e scaricare la dodicesima puntata della terza stagione di "Questa è
l'acqua" andata in onda il 14 gennaio
sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.
Si è parlato di scambi di neonati in un reparto di ostetricia, e di come questo pretesto narrativo tanto in voga nei feuilletton ottocenteschi sia ora alquanto improbabile, ma forse in passato? Siamo tutti così sicuri di essere figli dei nostri genitori? Di prove d'iniziazione nelle confraternite dei college americani, e di come, al di là del nostro immaginario cinematografico, siano comunque reali e praticate e talvolta molto pericolose (nessuno vi dice che si può rischiare la morte), di college porno, di colpi di fulmine o semplici simpatie istintive che però portano a trapianti di rene improvvisi con conseguente matrimonio, di atti di bontà verso i quasi-sconosciuti e del possibile vero altruismo, di sapere scientifico e spirito magico, di visioni dell'aldilà in punto di morte e di come siano state razionalmente spiegate con degli esperimenti, senza però dirci perché vediamo determinate cose.
Si è ascoltato:
"What you won't do for love" - Jessie Ware
"U.A.O. (un'autentica ovazione)" - Ghemon
"Can't hide love" - Jaye P Morgan
"English man in New York" - Sting
"1Question? (feat. Steve Arrington)" - Snoopzilla & Dam-Funk
"Expansions (Larry Levan Remix)" - Lonnie Liston Smith
Enjoy!
Si è parlato di scambi di neonati in un reparto di ostetricia, e di come questo pretesto narrativo tanto in voga nei feuilletton ottocenteschi sia ora alquanto improbabile, ma forse in passato? Siamo tutti così sicuri di essere figli dei nostri genitori? Di prove d'iniziazione nelle confraternite dei college americani, e di come, al di là del nostro immaginario cinematografico, siano comunque reali e praticate e talvolta molto pericolose (nessuno vi dice che si può rischiare la morte), di college porno, di colpi di fulmine o semplici simpatie istintive che però portano a trapianti di rene improvvisi con conseguente matrimonio, di atti di bontà verso i quasi-sconosciuti e del possibile vero altruismo, di sapere scientifico e spirito magico, di visioni dell'aldilà in punto di morte e di come siano state razionalmente spiegate con degli esperimenti, senza però dirci perché vediamo determinate cose.
Si è ascoltato:
"What you won't do for love" - Jessie Ware
"U.A.O. (un'autentica ovazione)" - Ghemon
"Can't hide love" - Jaye P Morgan
"English man in New York" - Sting
"1Question? (feat. Steve Arrington)" - Snoopzilla & Dam-Funk
"Expansions (Larry Levan Remix)" - Lonnie Liston Smith
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martedì 14 gennaio 2014
Podcast
QUA potete ascoltare e scaricare l'undicesima puntata della terza stagione di "Questa è
l'acqua" andata in onda il 7 gennaio
sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.
Si è parlato di litigi di Capodanno, di coppie in cui la donna vorrebbe fare l'amore ma per una volta è l'uomo a declinare l'invito, provocando pianti e stridor di denti, di indipendenza maschile, di dipendenza da smartphone, e di ragazze che cascano in acqua perché troppo impegnate a controllare facebook per accorgersi che il molo era terminato, ma grazie allo stesso smartphone si salvano, utilizzandolo come torcia segnaletica, di posti giusti e momenti sbagliati, di bot e di come la maggiorparte del traffico internet sia generato artificialmente e non da esseri umani, di come potremmo presto trovarci a interagire con "intelligenze" artificiali e non persone vere, e non accorgersene, di sliding doors e di aspiranti suicidi salvati da brigadieri che poi arresteranno lo stesso aspirante nel momento in cui tenta una rapina, di invidie del pene e peni che esplodono in seguito a interventi di chirurgia plastica e immaginari traviati dalla pornografia.
Si è ascoltato:
"Thank you (Kid Capri Remix)" - Busta Rhymes Feat. Q-Tip, Lil Wayne & Kanye West
"Meter, Pale, Tone (feat. King Krule)" - Mount Kimbie
"Right place wrong time" - Dr. John
"Say that" - Toro y Moi
"Something for nothing" - MFSB
"Retrograde" - James Blake
"It's over now" - Manzel
Enjoy!
Si è parlato di litigi di Capodanno, di coppie in cui la donna vorrebbe fare l'amore ma per una volta è l'uomo a declinare l'invito, provocando pianti e stridor di denti, di indipendenza maschile, di dipendenza da smartphone, e di ragazze che cascano in acqua perché troppo impegnate a controllare facebook per accorgersi che il molo era terminato, ma grazie allo stesso smartphone si salvano, utilizzandolo come torcia segnaletica, di posti giusti e momenti sbagliati, di bot e di come la maggiorparte del traffico internet sia generato artificialmente e non da esseri umani, di come potremmo presto trovarci a interagire con "intelligenze" artificiali e non persone vere, e non accorgersene, di sliding doors e di aspiranti suicidi salvati da brigadieri che poi arresteranno lo stesso aspirante nel momento in cui tenta una rapina, di invidie del pene e peni che esplodono in seguito a interventi di chirurgia plastica e immaginari traviati dalla pornografia.
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"Thank you (Kid Capri Remix)" - Busta Rhymes Feat. Q-Tip, Lil Wayne & Kanye West
"Meter, Pale, Tone (feat. King Krule)" - Mount Kimbie
"Right place wrong time" - Dr. John
"Say that" - Toro y Moi
"Something for nothing" - MFSB
"Retrograde" - James Blake
"It's over now" - Manzel
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giovedì 2 gennaio 2014
L'odore
Che odore ha un profumo? Ammesso che abbia senso chiedersi una cosa del genere. Perché poi come facciamo a ricordarceli, gli odori? O i profumi. A te piace chiamarli odori. È che la parola odore sembra portarsi dietro una sfumatura negativa, come se gli odori fossero sempre cattivi odori. Sarà anche il suono, la d, la r, breve e non accomodante, piatto, da pronunciarsi quasi a bocca chiusa. Profumo invece sa di profumo, finto, artificiale, creato, ma non secreto, dall’uomo. I nostri corpi producono odori, non profumi.
Ti sei svegliato con il suo odore ancora sulla mano. È vero, forse era l’odore di un profumo, lo shampoo probabilmente, ma per te era il suo. L’odore. Forse è solo il tuo tentativo di riabilitare l’uso della parola, che poi probabilmente non è mai stata “disabilitata” da nessuno.
Ci pensi adesso che l’odore è evaporato, e provi a venirne a capo, ma l’unica cosa che riesci chiaramente a ricordare sei tu che ricordi l’odore. Le immagini rimangono, magari sfumate o vignettate come nelle foto d’epoca, stessa cosa dicasi per i suoni, ma quando parliamo di olfatto si fa tutto più incasinato. Era un odore buono, ok. Era dolce. Di sicuro femminile. E delicato. Ma poi? Nello specifico? Mancano parole.
Era l’odore di un bacio. Se parlassimo di sapore, sarebbe quello di due salive impastate di alcolici e nicotina, ma non conta. Tempo dieci minuti e avrebbe già lasciato il posto a nuova saliva senza memoria e senza sentimenti.
Ti sei svegliato con il suo odore ancora sulla mano. È vero, forse era l’odore di un profumo, lo shampoo probabilmente, ma per te era il suo. L’odore. Forse è solo il tuo tentativo di riabilitare l’uso della parola, che poi probabilmente non è mai stata “disabilitata” da nessuno.
Ci pensi adesso che l’odore è evaporato, e provi a venirne a capo, ma l’unica cosa che riesci chiaramente a ricordare sei tu che ricordi l’odore. Le immagini rimangono, magari sfumate o vignettate come nelle foto d’epoca, stessa cosa dicasi per i suoni, ma quando parliamo di olfatto si fa tutto più incasinato. Era un odore buono, ok. Era dolce. Di sicuro femminile. E delicato. Ma poi? Nello specifico? Mancano parole.
Era l’odore di un bacio. Se parlassimo di sapore, sarebbe quello di due salive impastate di alcolici e nicotina, ma non conta. Tempo dieci minuti e avrebbe già lasciato il posto a nuova saliva senza memoria e senza sentimenti.
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