- E quindi le ho scritto di nuovo io. Però cazzo mi sono rotto.
- A-ah.
- Cioè è chiaro che mi interessa.
- Eh beh.
- E poi dicono la parità dei sessi al giorno d'oggi. Ma ti pare...?
- Sì.
- Ma mi stai ascoltando?
- Giusto. Ah, sì, no, è che la vedi quella tipa là che-
- Oh! Oh, ma l'hai visto quello?!
- Quello chi?
- Quello, il tizio, il vecchio che si è fiondato nella cabina!
- Ma cosa stai dicendo?
- Dai, la cabina telefonica dall'altra parte della strada! Laggiù!
- Esistono ancora persona senza cellulare, eh.
- Ma no, ma cosa c'entra! Si è proprio fiondato, si.. Si è lanciato dentro, come se dovesse proteggersi da un'esplosione nucleare!
- No, comunque no, non l'ho visto, ti stavo dicendo di quella tipa là, la vedi che-
- Andiamo a vedere!
- Ma sei scemo? A vedere cosa?!
- Attraversiamo, e passiamo davanti alla cabina! Voglio dare un occhio.
- O mio dio. Un occhio a cosa?
- Dai, cosa ti costa! Fammi vedere che combina il vecchio.
- Ma starà telefonando, no? Cosa vuoi che faccia uno in una cabina!
- Giuro che era davvero troppo di fretta. C'è qualcosa sotto.
- Tu stai male. Non voglio essere complice di un guardone.
- Allora seguimi e guardami almeno le spalle.
- Sì ma la tipa che-
***
- Vieni! VIENI!!!
- È morto? Si è impiccato col filo del telefono?
- VIENIII!!!
- Ma non c'è nessuno! È vuota!
- È VUOTA!!!
- Eh, è vuota. Stavolta ti tocca andare da uno bravo.
- È vuota!
- Sì. Cazzo. Lo vedo da me. È vuota.
- Ma io l'ho visto! L'ho visto, c'era.
- Sì.
- Te lo giuro! Non sono pazzo. L'ho visto correre velocissimo.
- Sì. Ora la smetti di toccare tutto? Sai quante malattie? Quanta gente ci avrà pisciato qua dentro?
- Si è buttato qua dentro. Qua dentro!
- E com'era vestito?
- Aveva dei pantaloni marroni e una camicia azzurra.
- Capelli?
- Quasi pelato, col riporto che gli svolazzava dietro.
- Ne borse, ne giacche, nient'altro? Aveva le scarpe almeno?
- Ma la smetti con ste domande di merda? Non me lo sono inventato. C'era.
- Io non lo vedo.
- Lo so che non lo vedi, non lo vedo neanche io. È impossibile.
- Senti, vogliamo andare ora?
- Non possiamo andare!
- Ah. Vuoi rimanere qui per...?
- Non lo so. Ma non possiamo abbandonarlo...
- Abbandonare chi? Cosa? Ma soprattutto perchè?! La smetti? Chi vuoi che appaia? La Madonna? L'arcangelo Gabriele? Satana? Elvis? Clint Eastwood?
- Non è mica morto!
- Occhei, va bene. Ma tu ora vieni. Via. Con me. Adesso. E smettila di cercare botole. Non ci sono botole.
- Ma-
- ANDIAMO. Che mi hai pure fatto perdere la tipa.
***
- Non me lo sono inventato.
- Ok.
- Non ho avuto una visione. Sono pienamente cosciente. Sono presente a me stesso.
- Ok. Ammettiamo che sia successo davvero.
- Ammettiamo?
- Ammettiamo. Dove potrebbe essere finito?
- Le botole le escludiamo?
- Le botole le escludiamo. Nessuna traccia di botole sul fondo della cabina.
- Forse si è teletrasportato.
- Io dico che è Superman. Cazzata per cazzata...
- Troppo vecchio. E poi l'avremmo visto uscire.
- Se è entrato. E la supervelocità? Magari è troppo veloce per essere visto.
- No, quello è Flash. Dai, l'avremmo visto.
- Cambia poco. Poi mica siamo in un fumetto, mica dobbiamo rispettare i personaggi.
- Ci sono, è diventato invisibile.
- Poteva farlo anche per strada.
- Ma qualcuno se ne sarebbe accorto.
- E poi che? Si sarebbe messo a urlare? "Oddio oddio c'è un uomo invisibile?" Ah, giusto, tu l'avresti fatto.
- Era lì. È corso dentro. Fidati cazzo.
- Forse era un alieno. Si scompone in elettroni e passa attraverso i fili del telefono.
- Ecco! È come in Matrix! È tornato nella vita vera.
- Ci mancava solo Matrix.
- Cos'hai contro Matrix? Io l'ho sempre sospettato che-
- La tipa! Era entrata in un negozio! Ok, sei graziato.
- Graziato di che?
- Graziato perchè me l'avevi fatta perdere con le tue cazzate.
- Non sono cazzate. Giuro. L'ho visto. È entrato. Poi è scomp-
- Ssssh. Ora taci. Taci e osserva il miracolo della natura.
- ...un altro?
- Un miracolo vero, stavolta.
- Sta camminando...
- Appunto. Appunto! Ma cos'hai una pietra al posto del cuore? E più in basso? Lasciamo perdere.
- Non ti permetto di-
- Guarda lo splendore di quei shorts... E lo stivaletto nero, un po' da biker...
- Ma non sarà salita in moto una sola volta in vita sua!
- Chissenefrega! E quelle gambe magre...
- Sono storte.
- Taci, capra! Non lo capisci che quella leggera stortura è la base della sensualità che ha nel muoversi?
- Sculetta.
- Che spreco parlare con te. Non cogli le sfumature, sbagli le parole. Guarda come il movimento dell'anca si trasmette al resto della gamba. Sculettare... Tzè. Guarda come si contrae il polpaccio quando solleva il tallone e spinge in avanti il passo... Le gambe delle femmine mi fanno impazzire.
- Vabbè le guardi due volte poi basta.
- Le seguirei in capo al mondo.
- Allora ti conviene sbrigarti che sta accelerando.
- Si è messa a correre...
- Hai visto dove va?
- No, dove? Ehi, aspetta...
- Cazzo, l'hai vista anche tu?
- Sì. NO. No, non è possibile. E adesso?
- Ahahahah, e adesso stocazzo.
- Ti prego vieni con me a controllare.
- "Ti prego vieni con me a controllare"... Hai capito, eh, come ci si sente?! Eh?
- Dai, cazzo, non adesso. Facciamo che tu stai un passo indietro e io mi affaccio. Ma come cazzo è possibile che ci siano ancora tutte ste cabine del telefono?
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